Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta dei gruppi biancoblu con il Club76 PlayAsti Gold U13. Le ragazze di Maurizio Radice e Davide Berta sono state protagoniste di una stagione a dir poco entusiasmante: impegnate in U13 e in U14, le atlete, tutte astigiane, hanno dato il massimo in palestra sempre con il sorriso e i risultati agonistici non sono mancati. Grazie al successo nel girone B in fase regionale, infatti, il Club76 si è guadagnato l’accesso alla final four regionale U13, in programma dalle 10.30 di domenica 5 giugno a Bra. Ecco l’analisi dei coach Maurizio e Davide.
Maurizio, in U13 avete giocato e vinto il girone in fase regionale, sei soddisfatto di quanto fatto fino ad ora?
Definirei i risultati di questo gruppo un piccolo “miracolo sportivo”: a settembre siamo partiti molto indietro e abbiamo lavorato duramente per mesi. La crescita più evidente è arrivata dopo la final four provinciale, quando abbiamo cominciato a raccogliere i frutti del lavoro in palestra e ci siamo tolti la soddisfazione di battere squadre importanti.
Ora vi aspetta la final four regionale…
Affrontiamo con serenità la final four e proviamo a godercela. Siamo un gruppo unito, anche i genitori ci sono molto vicini, per questo ci proveremo fino alla fine. Con le ragazze stiamo già impostando un po’ di lavoro per il percorso di crescita del prossimo anno.
Qual è, se c’è, il grande obiettivo di stagione?
In realtà la squadra è partita con obiettivi agonistici calcolati sul livello di settembre, quindi, visti i progressi siamo andati oltre ogni aspettativa. Da una squadra che combatteva a livello interprovinciale siamo diventati una squadra da final four regionale.
Davide, oltre ai campionati ci sono anche i tornei e le manifestazioni. A Natale avete siete arrivate seconde a Le Incredibili, a Pasqua avete disputato “Pasqua sotto rete”? Cosa significa affrontare squadre da regioni differenti?
I tornei permettono di giocare tante partite in poco tempo e per questa squadra, che arriva da due anni di pandemia in cui le ore di palestra e partite sono state molto ridotte, è stato molto importante. A Pasqua il gruppo si è unito ancora di più e le ragazze hanno acquisito consapevolezza per affrontare nel migliore dei modi la fase regionale.
Passando al lavoro che fate in palestra, su cosa vi state concentrando in questo momento? Da cosa siete partiti?
In questo momento stiamo preparando la final four regionale, in programma domenica. Dal punto di vista tecnico stiamo inserendo il gioco veloce con i centrali, mentre con le schiacciatrici laterali stiamo lavorando sull’uso delle traiettorie, quindi la capacità di distinguere diagonale e parallela e di affidarsi a traiettorie fuori dal muro. A inizio anno abbiamo svolto tanto lavoro tecnico sul colpo d’attacco, senza dubbio il fondamentale in cui le ragazze erano più indietro.
Che tipo di gruppo siete e da chi è composto lo staff attorno alla squadra?
Il gruppo era già rodato, le ragazze provengono dal nostro settore minivolley e giocavano insieme già la scorsa stagione; c’è stato un solo nuovo arrivo. Questo, visti i risultati, non può che essere motivo d’orgoglio. Maurizio è il responsabile tecnico e il primo allenatore, io sono il secondo e ho seguito la squadra come primo in U14, Gabriele Fantato è il preparatore atletico e Francesco Bova è il team manager tutto fare: ci ha aiutato tantissimo con la comunicazione con i genitori e non si è tirato indietro quando c’era da fare il covid manager e l’arbitro.
Racconta qualche aneddoto o qualcosa di divertente.
Per fortuna la stagione non è stata complicata perché siamo riusciti a scongiurare infortuni gravi e focolai covid. Il gruppo è veramente simpatico, le ragazze stanno bene insieme e si allenano e giocano sempre con il sorriso. Una situazione veramente divertente si è creata con Christian quando mi ha sostituito in un allenamento del venerdì, comunicando alle ragazze che non mi potevo presentare a causa della perdita del mio criceto. Tutta la squadra, finito l’allenamento, mi ha scritto messaggi di consolazione e, alla partita del giorno dopo, le ragazze sono arrivate con uno striscione che dedicava la partita al mio criceto. La cosa più divertente è che non abbiamo ancora avuto il coraggio di dire loro che si tratta di una burla!